Gruppi di Autoconsumo Collettivo nei Condomini: Novità 2025 e Vantaggi
- Marketing Unisolar Group
- 5 mag
- Tempo di lettura: 10 min

L’autoconsumo diffuso indica la possibilità per più utenti di condividere e consumare in loco l’energia prodotta da fonti rinnovabili attraverso la rete elettrica esistente, senza necessità di nuove linee private o contatori dedicati. In pratica, anche chi non dispone di un impianto fotovoltaico sul proprio appartamento può autoconsumare virtualmente l’energia prodotta da un impianto comune (ad esempio sul tetto condominiale), grazie a un meccanismo di condivisione tramite la rete pubblica.
I Vantaggi dell'autoconsumo collettivo
I vantaggi dell’autoconsumo diffuso sono molteplici:
Riduzione delle bollette: l’energia prodotta e condivisa riduce quella prelevata dalla rete per i consumi di ciascun partecipante, generando un immediato risparmio economico. Inoltre, sulla quota di energia condivisa possono aggiungersi specifici incentivi statali, amplificando i benefici.
Accesso diffuso alle rinnovabili: consente anche a chi vive in condominio o non ha spazio per un proprio impianto di beneficiare dell’energia solare (o di altra fonte rinnovabile) installata in comune. Si estende così l’accesso alla produzione da fonti rinnovabili a un numero maggiore di utenti, promuovendo nuovi investimenti green.
Benefici ambientali e di rete: aumenta la quota di energia rinnovabile consumata localmente, riducendo le emissioni di CO₂ e altri inquinanti. Allo stesso tempo, consumare in loco l’energia prodotta contribuisce ad alleggerire i carichi sulla rete elettrica e a diminuirne le perdite per trasporto.
Comunità energetica: la condivisione dell’energia rafforza la collaborazione tra condomini, crea consapevolezza sui temi energetici e può accrescere il valore immobiliare dell’edificio grazie alla presenza di impianti rinnovabili. In un’ottica più ampia, modelli di questo tipo favoriscono anche la lotta alla povertà energetica e un uso più sostenibile e solidale dell’energia sul territorio.
Novità normative 2025: Decreto MASE e DM 414/2023
Il 2025 rappresenta un punto di svolta normativo per l’autoconsumo condiviso in Italia. A valle delle direttive europee e del D.Lgs. 199/2021, è entrato pienamente in vigore il Decreto del Ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica n. 414/2023 (Decreto CACER), pubblicato a dicembre 2023 e operativo da gennaio 2024. Questo decreto – chiamato anche “Decreto CER” – definisce le nuove modalità di incentivazione per le Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione di Energia Rinnovabile (CACER), includendo sia i gruppi di autoconsumatori che le comunità energetiche rinnovabili.

Le novità introdotte dal decreto sono significative. Anzitutto viene prevista un’importante dotazione finanziaria: fino a 5,7 miliardi di euro complessivi di incentivi, di cui 2,2 miliardi provenienti dal PNRR, dedicati a promuovere nuovi impianti a fonti rinnovabili in queste configurazioni. Grazie a tali risorse, dal 2024 e per i prossimi anni sono attivi meccanismi di sostegno stabili per chi crea gruppi di autoconsumo collettivo o comunità energetiche, superando la fase sperimentale precedente.
In concreto, il Decreto MASE 414/2023 introduce due tipologie di misure incentivanti:
Tariffa incentivante in conto esercizio: un incentivo erogato dal GSE per ogni kWh di energia condivisa all’interno di configurazioni di autoconsumo diffuse (gruppi di autoconsumatori, CER o anche autoconsumatori individuali a distanza). Tale tariffa premio è riconosciuta per un periodo di diritto di 20 anni dall’entrata in esercizio degli impianti. È previsto un contingente massimo incentivabile (5 GW di nuova potenza rinnovabile) e una finestra temporale per fare richiesta (non oltre il 31 dicembre 2027).
Contributo in conto capitale (PNRR): un finanziamento a fondo perduto fino al 40% dei costi di investimento per la realizzazione di impianti nelle configurazioni di autoconsumo condiviso, riservato a progetti situati in comuni con meno di 5.000 abitanti. Questa misura, finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2), mira a facilitare soprattutto l’avvio di comunità energetiche e gruppi di autoconsumo nelle piccole realtà locali. Le domande per il contributo PNRR possono essere presentate fino al 30 novembre 2025, con l’obiettivo di attivare almeno 2 GW di nuova potenza rinnovabile entro il 30 giugno 2026.
Parallelamente, l’ARERA ha emanato il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD) che regola gli aspetti tecnici e tariffari del funzionamento di queste configurazioni (ad esempio definendo come viene calcolata l’energia condivisa e quali sconti sulle componenti tariffarie spettano ai partecipanti). In sintesi, il quadro normativo 2024-2025 mette a regime l’autoconsumo diffuso come asse portante della transizione energetica, riconoscendone il ruolo chiave per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione nazionali.
Gruppi di autoconsumatori vs Comunità Energetiche Rinnovabili

Le Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione di Energia Rinnovabile (CACER) comprendono principalmente due modelli organizzativi: i Gruppi di Autoconsumatori e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Entrambi perseguono le stesse finalità di valorizzare l’energia pulita prodotta localmente, generando benefici ambientali, sociali ed economici per i partecipanti.
Vi sono però differenze operative e normative tra i due modelli, che è importante comprendere:
Gruppo di Autoconsumatori Collettivi: è tipicamente la configurazione adottata in un singolo edificio o condominio. Un gruppo di autoconsumatori si forma quando almeno due soggetti nello stesso edificio (ad esempio diversi appartamenti e/o le utenze comuni) condividono l’energia di uno o più impianti rinnovabili. Il classico caso è il condominio che installa un impianto fotovoltaico sul tetto e ripartisce l’energia prodotta tra i vari condomini aderenti. Dal punto di vista legale, non è necessaria la creazione di un nuovo soggetto giuridico: i rapporti tra i partecipanti vengono regolati da un semplice contratto privato o da una delibera assembleare di adesione. Il gruppo deve nominare un Referente (che può essere l’amministratore di condominio stesso o un membro delegato) incaricato di gestire i rapporti con il GSE. Questa configurazione è snella e pensata per realtà circoscritte, in cui tutti i punti di prelievo e di immissione sono ubicati nel medesimo edificio o complesso condominiale.
Comunità Energetica Rinnovabile (CER): è un’entità più ampia, che può coinvolgere più edifici e una varietà di soggetti all’interno di un’area territoriale locale. Una CER è un’associazione (o cooperativa) senza scopo di lucro costituita allo scopo di produrre energia da fonti rinnovabili e condividerla tra i membri, generando vantaggi per la comunità locale. Possono far parte di una CER cittadini privati, condomìni, piccole e medie imprese, enti del Terzo Settore, amministrazioni comunali e altri enti pubblici.
A differenza del gruppo condominiale, la CER richiede la creazione di un soggetto giuridico autonomo (ad esempio un’associazione riconosciuta) che rappresenta legalmente tutti i membri. Inoltre, una CER può coprire un’area più vasta di un singolo edificio, purché tutti i membri e gli impianti siano collegati alla medesima cabina primaria della rete elettrica (in pratica devono trovarsi entro lo stesso segmento di rete locale di media/bassa tensione). Le CER hanno un forte valore sociale: spesso nascono anche con obiettivi di solidarietà (ad esempio ridurre la bolletta di famiglie vulnerabili) e di sviluppo locale, coinvolgendo attivamente i cittadini e gli enti sul territorio.
In sintesi, Gruppi collettivi e CER condividono la stessa filosofia (autoprodurre e condividere energia rinnovabile), ma differiscono per scala e struttura: il gruppo è ideale per il singolo condominio o edifici contigui con pochi partecipanti, mentre la CER si presta ad aggregare una pluralità di attori su scala di quartiere o comunale. Per l’utente finale condominiale, i benefici economici (risparmio e incentivi) risultano simili nei due casi; cambiano invece gli aspetti organizzativi e gestionali (più semplici nel gruppo, più articolati nella CER). Un condominio può dunque scegliere il modello più adatto in base al numero di soggetti coinvolti e alle esigenze di governance: restare in ambito condominiale con un gruppo di autoconsumo, oppure aprirsi a una comunità energetica più ampia coinvolgendo anche soggetti esterni al condominio.
Benefici economici per i condomini: incentivi e risparmi
Uno dei motivi principali per cui promuovere la costituzione di un gruppo di autoconsumo o di una CER nel proprio condominio sono i concreti benefici economici che ne derivano per tutti i partecipanti.
Vediamo i principali:
Risparmio in bolletta sull’energia autoprodotta: ogni kWh di energia solare (o altra FER) condivisa tra i condomini è un kWh in meno acquistato dalla rete. Questo comporta un taglio immediato dei costi dell’energia per le utenze dei partecipanti.
Ad esempio, l’energia fotovoltaica autoconsumata evita il pagamento della componente energia e di parte degli oneri di sistema in bolletta, traducendosi in un risparmio di diversi centesimi di euro per kWh rispetto al prezzo pieno di prelievo dalla rete.
Su base annuale, un impianto ben dimensionato può coprire una quota significativa dei consumi elettrici condominiali (sia privati che delle parti comuni), con riduzioni delle spese anche dell’ordine di qualche centinaio di euro all’anno per singola famiglia, a seconda dei consumi e della taglia dell’impianto.
Tariffa incentivante ventennale (Conto Energia “diffuso”): il Decreto 414/2023 prevede un incentivo statale aggiuntivo per ogni kWh di energia condivisa all’interno del gruppo/CER, erogato dal GSE con durata 20 anni dall’entrata in esercizio dell’impianto. Si tratta di una sorta di “conto energia” di nuova generazione, strutturato come una tariffa premio per l’autoconsumo virtuale.
L’ammontare della tariffa incentivante è stabilito in funzione della potenza dell’impianto e dell’area geografica: impianti più piccoli ricevono un incentivo base più alto (fino a 80 €/MWh per impianti ≤200 kW), quelli medi 70 €/MWh (200–600 kW) e quelli più grandi 60 €/MWh (>600 kW), il tutto entro un tetto massimo rispettivamente di 120, 110 e 100 €/MWh sommando incentivo e prezzo di mercato. Inoltre, per compensare la minore resa solare, agli impianti situati nelle regioni del Centro-Nord è applicata una maggiorazione (es. +10 €/MWh al Nord, +4 €/MWh al Centro).
In termini pratici, per un tipico impianto condominiale di piccola taglia (es. 50 kW) l’incentivo potrebbe aggirarsi attorno agli 80–90 €/MWh (8–9 cent€/kWh) di energia condivisa, erogati per vent’anni. Questa entrata si somma al risparmio in bolletta di cui sopra, migliorando notevolmente la redditività dell’investimento iniziale.
Contributo a fondo perduto (fino al 40%): come accennato, in aggiunta alla tariffa incentivante è disponibile un contributo in conto capitale finanziato dal PNRR per supportare i costi di installazione degli impianti. Tale contributo può coprire fino al 40% delle spese ammissibili e si cumula con la tariffa ventennale, restando entro il limite del 40% del costo totale come contributo massimo.
Questo significa, ad esempio, che su un impianto da 100.000 € si possono ottenere fino a 40.000 € a fondo perduto subito, e sul restante ottenere gli incentivi sulla produzione negli anni successivi. Va ribadito che questo fondo è accessibile solo per impianti in comuni sotto i 5.000 abitanti e ha scadenze precise (vedi sezione dedicata al PNRR), ma rappresenta un’opportunità straordinaria per abbattere l’investimento iniziale dei condomini interessati.
Vendita dell’energia in eccesso: l’energia rinnovabile prodotta dal condominio che in certi momenti non fosse autoconsumata nemmeno virtualmente dai membri (ad esempio surplus estivo nelle ore di minimo consumo) non viene sprecata. Essa può essere immessa in rete e venduta al GSE o sul mercato elettrico ottenendone un ricavo. Il GSE offre servizi come il Ritiro Dedicato che acquistano l’energia immessa a prezzi di mercato (Prezzo Zonale Orario).
Pur non essendo questa la componente principale di guadagno (l’ideale è massimizzare l’autoconsumo condiviso), la vendita delle eventuali eccedenze genera comunque entrate aggiuntive che possono essere ripartite tra i partecipanti.
Altri benefici economici: installare impianti rinnovabili in condominio può dare accesso anche ad agevolazioni fiscali (come le detrazioni per ristrutturazioni edilizie al 50% per impianti fotovoltaici, se non si cumulano con altri incentivi) e a eventuali bandi locali/regionali in materia energetica. Inoltre, un condominio energeticamente virtuoso tende ad aumentare il valore commerciale delle unità immobiliari, data la presenza di infrastrutture green e bollette più basse. Infine, vi è un beneficio indiretto in termini di protezione dall’aumento dei prezzi energetici: autoprodurre parte dei consumi significa essere meno esposti alla volatilità dei costi dell’elettricità in futuro.
In conclusione, i condomini che adottano configurazioni di autoconsumo condiviso possono ridurre sensibilmente i costi energetici annuali e, nel medio termine, ripagare l’investimento nell’impianto grazie agli incentivi. Si crea valore sia immediato che a lungo termine, rendendo il condominio più efficiente, economico ed ecologicamente sostenibile.
Perché scegliere Unisolar Group come partner

Realizzare una configurazione di autoconsumo diffuso in condominio è un progetto ambizioso che richiede competenze tecniche, conoscenze normative e capacità organizzative.
Unisolar Group si propone come il partner ideale per accompagnare l’amministratore di condominio e i residenti in ogni fase di questo percorso, offrendo esperienza e soluzioni su misura.
Ecco alcuni motivi per cui affidarsi a Unisolar può fare la differenza:
Esperienza tecnica e specializzazione: Unisolar vanta un team di ingegneri e tecnici specializzati nelle energie rinnovabili e in particolare negli impianti fotovoltaici condominiali. Dalla progettazione all’installazione, ogni dettaglio viene curato per massimizzare la resa dell’impianto e la sicurezza. La conoscenza approfondita delle normative 2025 su CER e autoconsumo consente a Unisolar di configurare il sistema in modo pienamente conforme ai requisiti del DM 414/2023 e di ottimizzarne i benefici. Inoltre, l’azienda è costantemente aggiornata sugli sviluppi regolatori (come il nuovo Conto Termico e le delibere ARERA), garantendo un supporto informativo competente.
Soluzione "chiavi in mano": Unisolar offre un servizio completo dall’inizio alla fine. Ciò include: l’analisi di fattibilità preliminare (con simulazione dei risparmi e calcolo incentivi attesi), la progettazione esecutiva personalizzata sull’edificio, la gestione delle pratiche autorizzative e di connessione, l’installazione dell’impianto con componenti di alta qualità, fino al collaudo e all’attivazione. Ma non solo: Unisolar assiste l’amministratore anche nella parte burocratica post-installazione, preparando insieme a lui la documentazione per la costituzione del gruppo/CER e la presentazione della domanda al GSE. In pratica, solleva il condominio da tutte le complessità tecniche e amministrative, consegnando un impianto funzionante e tutte le pratiche completate.
Gestione degli incentivi e finanziamenti: Grazie all’esperienza maturata, Unisolar conosce a fondo i meccanismi di incentivo disponibili (tariffe GSE, contributi PNRR, detrazioni fiscali) e sa come combinarli al meglio per il caso specifico.
Affidandosi a Unisolar, il condominio avrà supporto nella richiesta degli incentivi: dall’iscrizione al portale GSE, alla compilazione delle domande per il contributo a fondo perduto (in caso di requisiti soddisfatti), fino al monitoraggio dell’iter di approvazione. L’azienda può fornire consulenza anche su eventuali finanziamenti ponte: ad esempio, soluzioni di finanziamento agevolato per coprire la quota di investimento non coperta dal PNRR, da restituire poi con i risparmi ottenuti. In sostanza, Unisolar aiuta a costruire il piano economico più vantaggioso, minimizzando l’esborso iniziale e garantendo il flusso di incentivi nel tempo.
Affiancamento all’amministratore: Unisolar riconosce l’importanza del ruolo dell’amministratore e si pone come alleato per facilitarne il compito. Ciò significa offrire formazione e spiegazioni chiare (anche in assemblea condominiale su richiesta) sul funzionamento dell’autoconsumo diffuso, fornire schemi di accordo tra i partecipanti già predisposti secondo le regole GSE, e configurare strumenti di monitoraggio condivisi.
Dopo l’avvio, Unisolar Group può occuparsi della manutenzione periodica dell’impianto e rimanere a disposizione per consulenze continuative. In caso di necessità (aggiornamenti normativi, ampliamenti, integrazione di batterie), l’azienda informerà l’amministratore delle nuove opportunità.
Questo affiancamento riduce drasticamente l’onere gestionale sul condominio: l’amministratore non sarà mai lasciato solo ad affrontare un problema tecnico o un dubbio normativo.
Affidabilità e qualità certificata: Scegliere Unisolar Group significa affidarsi a un partner con referenze solide nel settore e migliaia progetti già realizzati con successo. L’azienda utilizza solo componenti certificati e delle migliori marche per garantire performance durature (moduli fotovoltaici ad alta efficienza, inverter di ultima generazione, sistemi di monitoraggio smart). Ogni impianto viene collaudato e garantito. Inoltre, Unisolar opera secondo standard di qualità, sicurezza e rispetto dell’ambiente, assicurando che il progetto condominiale rispetti pienamente il principio DNSH e le normative vigenti. La soddisfazione del cliente è al primo posto: l’azienda fornisce garanzie sia sull’impianto sia sui risultati attesi in termini di produzione energetica.
In conclusione, Unisolar Group offre competenza, completezza di servizi e supporto dedicato – un insieme di valori aggiunti che permette a un condominio di intraprendere il percorso verso l’autoconsumo collettivo in modo sereno e garantito.
Dall’idea iniziale alla realizzazione finale, con Unisolar ogni fase viene seguita da professionisti, riducendo i rischi e massimizzando i benefici.
Unisolar Group è quindi la scelta naturale per trasformare la visione di una comunità energetica condominiale in una realtà di successo e all’avanguardia.
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