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Pannelli solari da balcone: cosa sono e come funzionano

Un’alternativa comoda che consente di ridurre i consumi domestici, puntando sulla sostenibilità energetica e diminuendo i costi delle bollette


Entro il 2030 le fonti non rinnovabili, da sempre la principale causa del surriscaldamento

dell’intero Pianeta, saranno eliminate o ridotte del 90%. I pannelli solari da balcone ci vengono in aiuto.

Da qualche anno è iniziato un processo di decarbonizzazione che investe molto o tutto sulle energie da fonti rinnovabili che sono sicuramente un tocca sana per la nostra Terra.

L’Italia è un paese che possiede un numero elevato di contesti abitativi multifamiliari. Fino a qualche tempo fa era una limitazione che impediva di beneficiare delle nuove tecnologie e di migliorare l’approvvigionamento energetico.

Entro il 2029, i nuovi edifici pubblici, residenziali e commerciali dovranno installare i pannelli solari.

Installazione obbligatoria, entro la stessa data, anche per gli edifici residenziali di nuova

costruzione. E dal 2030, tutti gli edifici residenziali di nuova costruzione dovranno prodursi il

100% dell’energia che utilizzano.


Da questa esigenza nasce l’impianto fotovoltaico da balcone, atto ad accelerare questo processo visto le scadenze imminenti.



Come funzionano i pannelli solari da balcone?


Il funzionamento dell’impianto fotovoltaico da balcone è quello classico dei pannelli solari.

Il kit fotovoltaico è un mini-impianto che va dai 300 agli 800 watt di potenza ed è composto dal pannello che produce corrente continua.

L’inverter, incluso nel kit, la trasforma in corrente alternata e immette l’energia di pronto utilizzo direttamente nella rete della tua abitazione. Per ottimizzare l’impatto della luce solare, il pannello dovrà essere orientato a sud, verificandone l’inclinazione ottimale, che si attesta a circa 20 gradi per le regioni del sud Italia e circa 40 per le regioni del nord, l’importante è che sia effettuato attraverso l’ausilio di un tecnico specializzato.

Inoltre, molti mini-impianti hanno a disposizione delle batterie che consentono di utilizzare l’energia prodotta anche nelle ore serali dove i consumi energetici domestici raggiungono generalmente il loro picco.


Quanto costa mettere i pannelli solari sul balcone?

Il costo di un singolo pannello dipende dalla qualità del modulo. In genere, i prezzi partono dai 800 euro e generalmente il tutto non supera i 2.000 euro.

Con una cifra ragionevole quindi una famiglia potrà compiere un investimento utile a contribuire al soddisfacimento dei propri consumi.

Per quanto riguarda gli incentivi, si può accedere alla detrazione fiscale del 50% della spesa sostenuta, recuperabile in 10 anni tramite la dichiarazione dei redditi.

Il fotovoltaico da balcone presenta, tra l’altro, un importante vantaggio: non ha bisogno di alcuna autorizzazione di tipo amministrativo. Ciò significa una riduzione dei costi per le pratiche dei permessi.

Per ciò che concerne la potenza installata, fino a 350 W è necessario solo fare una dichiarazione al gestore di rete. Per impianti da 350 a 800 W, oltre alla comunicazione al gestore è indispensabile anche la dichiarazione di conformità riguardante l’impianto e il suo schema elettrico.


Quanto si risparmia con un fotovoltaico da balcone?


In genere un pannello fotovoltaico da balcone ha una potenza nominale di 300 Watt o poco più, e riesce a produrre circa 400 kWh annui. Il consumo medio di energia elettrica di una famiglia italiana è stimato sui 2700 kWh l’anno. Avendo lo spazio fisico sufficiente per installare due pannelli (ipotizzando un rendimento teorico di 400 kWh x 2 pannelli) si potrebbe arrivare a coprire all’incirca il 25% del fabbisogno energetico annuale.

In questo modo, considerando che si tratta di un pannello la cui vita si aggira attorno ai 20-25 anni, avrete generato un ottimo risparmio sulla bolletta.

Inoltre, ogni mini-impianto ha a disposizione delle batterie di accumulo che consentono

di utilizzare l’energia prodotta anche nelle ore serali quando i consumi energetici domestici

raggiungono generalmente il loro picco.


Fotovoltaico da balcone plug and play

Il nome “plug and play” può essere tradotta in “collega e usa”. Gli impianti fino a 350 W sono anche detti “plug &play” e sono i più semplici da utilizzare: è sufficiente montarli e collegarli direttamente a una presa elettrica che abbia una sua linea dedicata, con relativo magnetotermico, all’interno dell’impianto elettrico di casa. Generalmente, un pannello solare plug and play è formato da:

  • modulo fotovoltaico (il pannello vero e proprio, che può essere monocristallino o policristallino) con potenza attiva nominale inferiore o uguale a 350 W

  • micro inverter, ed eventuali altri accessori, per convertire la corrente prodotta dal pannello in corrente utilizzabile nell’impianto elettrico domestico

  • telaio di supporto e staffe di fissaggio e ancoraggio, per facilitarne l’installazione su balconi, terrazzi, giardini, pareti esterne della casa o recinzioni.


Data la potenza molto ridotta, il pannello fotovoltaico plug and play viene considerato un impianto che non necessita di particolari autorizzazioni per l’installazione. L’unico onere per chi decide di installare un pannello fotovoltaico plug and play è la comunicazione unica al distributore, per segnalare al proprio gestore la presenza di un impianto che genera energia elettrica, così da procedere con eventuali verifiche sul contatore elettrico e verificare che tutto sia in regola.

Attenzione però che se si supera la potenza di 350 W pur rimanendo sotto i 800W, occorre far predisporre dall’elettricista un allaccio fisso all’impianto elettrico e soprattutto servirà inviare sempre al distributore lo schema elettrico redatto dal tecnico e la dichiarazione di conformità dell’impianto di produzione.

Prima di acquistare un pannello fotovoltaico plug and play è opportuno verificare che non siano presenti vincoli architettonici o paesaggistici sul proprio palazzo o sulla propria abitazione, per esempio nel caso di dimore nei centri storici, perché i pannelli plug and play, modificano l'estetica della facciata esterna e in questo caso potrebbe essere necessaria l’autorizzazione del comune di appartenenza.

Per chi abita in un condominio, invece, è opportuno comunicare preventivamente all’amministratore la volontà di installare un pannello plug and play, indicando anche la specifica tipologia di impianto che si intende mettere e la sua collocazione. Di solito, l’installazione di un pannello fotovoltaico plug and play sulla facciata del condominio deve essere autorizzata dall’assemblea dei condomini, per evitare controversie sull’alterazione estetica dell’edificio.


Viviamo in un periodo storico dove tutto ci obbliga ad un cambiamento radicale di

approvvigionamento energetico. Il fotovoltaico da balcone, che sia mini-kit o plug and play,

probabilmente non riuscirà ad abbattere del tutto i costi della bolletta e a coprire il vostro

fabbisogno, ma permetterà sicuramente un risparmio economico quasi subito e soprattutto vi renderà più autonomi quando le fonti energetiche non rinnovabili verranno impiegate solo in minima parte.




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