Anie Rinnovabili aggiorna i dati sulle installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico, e avverte: ancora troppo lenti i trend rispetto i target 2030
(Rinnovabili.it) – Cresce il fotovoltaico in Italia ma le performance dei primi sei mesi del 2020 sono ancora sotto tono. A rivelarlo sono i numeri dell’Osservatorio FER di Anie Rinnovabili.
La diffusione del SARS-CoV-2 e le misure di lockdown per contenere la pandemia hanno segnato anche le green energy italiane, in termini di capacità aggiunta. Se sul fronte generativo le fonti rinnovabili sono riuscite a dare il meglio di sé – coprendo nel mese di maggio addirittura il 44,8% della produzione nazionale -, dal lato dei nuovi impianti hanno tirato il freno. Il perché è comprensibile. Gli effetti dello stato di emergenza si sono fatti sentire sui lavori di costruzione e allaccio alla rete, rallentando le attività degli operatori e dei gestori di rete.
Nel complesso le tre FER elettriche – fotovoltaico, eolico e idroelettrico – hanno aggiunto 339 MW di capacità da gennaio a giugno 2020; un valore del 39% inferiore a quello del 2019. Peccato che per raggiungere gli obiettivi che l’Italia si è sta nel PNIEC, sarebbero necessari 330 nuovi MW rinnovabili al mese.
La colpa di questa estrema lentezza, però, non può essere attribuita solo alle misure di blocco imposte a livello nazionale. Anche la burocrazia italiana ha fatto la sua parte. Come spiega la stessa associazione, “il recente e deludente esito della seconda asta del DM FER ha evidenziato che il tema della semplificazione degli iter autorizzativi va affrontato e subito”. Le lunghe tempistiche per il rilascio delle autorizzazioni e/o concessioni inaspriranno gli effetti della crisi economica nei prossimi mesi, soprattutto nei settori dell’eolico e dell’idroelettrico.
Fotovoltaico in Italia 2020: calano gli impianti residenziali
Se nel complesso la situazione appare zoppicante, per gli impianti solari l’andamento non è stato completamente negativo. Al contrario: nel primo semestre 2020, il fotovoltaico in Italia è cresciuto del 12%, riuscendosi a riprendere dalla completa battuta d’arresto di aprile. Il settore ha aggiunto 259 MW, tra cui una centrale da circa 3 MW nelle Marche. I piccoli impianti (< 20kW) perdono un po’ di terreno, trainati dal crollo dei pannelli domestici, arrivando a coprire una fetta del 42% sul totale. Nel secondo trimestre, spiega Anie Rinnovabili, “non si registrano cali nel segmento di mercato residenziale, ma vi è il forte timore che dopo giugno questo segmento di mercato subisca un rallentamento dettato dagli effetti dell’annuncio del Super-Ecobonus 110% e dei relativi provvedimenti attuativi”.
Come per le taglie di potenza, la riduzione si registra anche nelle unità di produzione sia a livello tendenziale che congiunturale, in particolare per impianti fino ai 200 kW nel primo trimestre. Da maggio a giugno 2020 si registra invece la ripresa. Rispetto al primo semestre del 2019 il numero di unità di produzione risulta complessivamente in calo del 17%.
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