Il governo vorrebbe intervenire un'unica volta per rendere subito operative le linee guida, ma solo dopo la conversione in legge
(Fonte: https://quifinanza.it )
Il dl Rilancio prevede l’entrata in vigore dell’Ecobonus al 110% dal 1° luglio, ma in realtà deve essere ancora convertito in legge dal Parlamento (il termine ultimo è il 18 luglio). A dilatare i tempi, però, è soprattutto l’assenza dei decreti attuativi.
In sostanza, l’agevolazione dovrebbe essere rimandata a settembre: l’obiettivo del governo sarebbe quello di intervenire una sola volta per rendere subito operative le linee guida relative l’applicazione dell’Ecobonus, senza ulteriori modifiche che generino confusione.
Mancano i decreti attuativi: cosa prevede la norma
La norma dice che le modalità attuative relative alla detrazione o allo sconto in fattura o cessione del credito (articolo 121 del dl Rilancio) devono essere stabilite dai provvedimenti attuativi dell’Agenzia delle Entrate. Provvedimenti che si sarebbero dovuti pubblicare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto (19 maggio), ma che invece dovrebbero arrivare solo dopo la sua conversione in legge.
Rinvio Ecobonus, ma detrazioni applicabili dal 1° luglio
Anche se l’Ecobonus subirà uno slittamento, in realtà la data da cui sarà possibile ottenere delle detrazioni al 110% resta il 1° luglio, ad eccezione che non si modifichi il testo della legge. Al momento, però, non risultano emendamenti proposti in tal senso: ce ne sono invece decine riferiti, per esempio, all’estensione a nuovi lavori o al periodo in cui usare il bonus (per ora fino al 31 dicembre 2021).
I provvedimenti attuativi sono comunque necessari per capire come effettuare le procedure per il diritto all’Ecobonus. In sintesi, fino a quando l’Agenzia delle Entrate non diramerà le circolari non ci saranno le condizioni per applicare l’agevolazione.
Ecobonus, si apre alle seconde case
Intanto è stato presentato un nuovo emendamento, che apre l’Ecobonus anche alle seconde case, ad esclusione delle abitazioni signorili, di ville o castelli. Anche i proprietari delle villette a schiera potranno usufruire dei benefici. L’emendamento prevede che le agevolazioni possano essere utilizzate al massimo per due unità immobiliari. Cambia poi la fisionomia dei benefici per gli interventi di efficienza energetica: i massimali di spesa sono differenziati in base alla tipologia di immobile. Inoltre, le detrazioni vengono estese al Terzo settore.
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